Comune di Capraia Isola

INFORMAZIONI STORICHE E CULTURALI

Capraia Capraia è una delle isole più settentrionali dell'arcipelago, situata a poche miglia marine di distanza dalla costa di capo
Corso e dal porto di Bastia e a circa 65 chilometri da Livorno. Proprio da Livorno vi si arriva con traghetti giornalieri gestiti da Toremar (www.toremar.com), in circa due ore e mezza di navigazione.
L'isola ha una superficie di 19,3 chilometri quadrati, con una larghezza massima di 4 chilometri e una lunghezza massima di 8 tra punta della Teglia e punta dello Zenobito.
Di origine vulcanica, Capraia è in'isola montagnosa e poco accessibile. Tutta la costa occidentale è ripida e scoscesa, oltre al porto non ci sono altri approdi degni di nota e le vette più alte toccano i 445 metri di monte Castello e i 410 di monte Arpagna.
Venticinque secoli fa i greci la chiamava. no Aegylon (a essere precisi Aegylon Megas, per differenziarla dall'isola del Giglio, Aegylon Micron), cioè terra delle capre; c'è però chi sostiene che il nome derivi piuttosto dalla parola etrusca kapra, che significa pietra.
I romani comunque la chiamarono Capraria, e alzarono edifici nella zona del porto che venne collegata alle aree agricole da una strada; poi l'isola fu popolata da monaci finché, nel 1055, non venne conquistata e colonizzata dai saraceni: ancora oggi le valli dei torrenti di Capraia vengono chiamate "vadi", probabilmente dall'arabo wadi.
Divenuta pisana, poi genovese dopo la disfatta della Meloria, Capraia fù munita di difese: il forte S. Giorgio e le torri del Porto, dello Zenobito e di Teja La sorte dell'isola non fu certo semplice anche nei secoli seguenti: prima genovese e poi corsa, dopo l'unità d'ltalia venne trasformata nel 1873 in colonia penale e agricola, e tale rimase per circa 120 anni.
L'intero versante settentrionale è oggi occupato dalle costruzioni abbandonate della vecchia Colonia agricola.
Oggi, scomparse le capre selvatiche (sostituite da un'imponente popolazione di topi e conigli) e le foreste di lecci dell'antichità, nelle stagioni di mezzo i migratori si affollano sull'isola, mentre pochi mufloni vivono nelle zone più isolate di monte Castello e monte Arpagna.
Al centro di Capraia si trova la zona pianeggiante del Piano ( o la Piana), che fu coltivata per secoli, anche se l'ambiente più caratteristico dell'interno è la macchia mediterranea.
Unica eccezione significativa è lo Stagnone, un piccolo lago stagionale che, anche se sempre più invaso dalle canne palustri, rappresenta un ecosistema unico particolarmente apprezzato dagli uccelli.

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