Comune di Cecina

INFORMAZIONI STORICHE E CULTURALI

Cecina (m 15, ab. 26824) è un paese moderno cresciuto attorno al tracciato dell'Aurelia in seguito agli interventi ottocenteschi: furono infatti i Lorena, agli inizi del secolo, a bonificare la zona costiera che veniva normalmente allagata nei pressi del fiume Cecina e a rifondare l'abitato. Ma l'insediamento era decisamente più antico: in località di San Vincenzino gli scavi archeologici hanno portato alla riscoperta della villa romana del patrizio Albino Cecina (I sec. a.C.-V sec. d.C.), il cui aspetto più interessante è il complesso termale che era alimentato da un sofisticato impianto idrico basato su una grande cisterna voltata.
Presso la zona di visita è stata realizzata un'esposizione di materiali, monete e utensili da lavoro provenienti dagli scavi, mentre parte dei reperti più preziosi qui rinvenuti si trovano nelle sale del Museo Archeologico Etrusco Romano allestito nella settecentesca villa La Cinquantina di San Pietro in Palazzi.
Il museo, recentemente ristrutturato, espone oggi nelle sue 12 sale una serie di oggetti di provenienza locale oltre che reperti d'eccezione prestati dai musei etruschi di Firenze e di Volterra. A far da filo guida all'intera esposizione sono le tracce del passato della costa tra Livorno e Piombino, l'attuale Costa degli Etruschi, da Volterra a Montescudaio, da Bibbona a Cecina.
Dagli scavi di Casale Marittimo provengono oggetti funebri e della vita quotidiana, mentre da Montescudaio viene un cinerario che rappresenta un banchetto funebre e da Belora una serie d'oggetti d'oro.
Interessanti anche i reperti frutto di ritrovamenti subacquei su due navi romane naufragate in questo tratto di costa, conservate grazie alla natura sabbiosa dei fondali.
A Cecina nel '500 venne fondata la ferriera della Magona, che aveva la funzione di produrre ghisa trattando il minerale ferroso proveniente dalle miniere della vicina isola d'Elba.
A meno di tre chilometri di distanza dall'abitato si trova sul mare il centro di Marina di Cecina, sorto alla foce del fiume omonimo nei pressi del palazzo Cinori, edificato intorno al 1740 dall'architetto Giovanni Del Fantasia.
Una stretta striscia costiera, con i suoi tomboli e le sue pinete - a nord e a sud di Marina di Cecina - è protetta dalla Riserva del Tombolo di Cecina.

IL TOMBOLO DI CECINA

La Riserva Statale del Tombolo di Cecina, estesa su circa 470 ettari, conserva l'ambiente tipico della costa bassa formatasi ai margini della pianura alluvionale ed è chiusa verso il mare da una serie di dune.
È una stretta striscia estesa per circa 15 chilometri in lunghezza e interrotta brevemente in corrispondenza delle case di Cecina Mare e di Vada.
La pineta che si sviluppa rigogliosa nella riserva venne piantata ne11'800 dai granduchi di Toscana per limitare la forza del vento marino e proteggere le coltivazioni che erano state avviate nell'interno, dopo la bonifica dei terreni.
Oltre ai pini, una serie di piante ricordano la più antica foresta costiera: sono lecci, querce da sughero e farnie, oltre ad arbusti caratteristici della macchia mediterranea come l'erica, il corbezzolo, la fillirea, il mirto, il cisto.
La presenza di animali stanziali si limita alle specie tipiche della Toscana tirrenica come la volpe, l'istrice, il riccio e la faina. Ma la riserva 8 anche un'importante area di passaggio per i migratori e qui svernano consistenti gruppi di colombacci.

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