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Comune di Collesalvetti
INFORMAZIONI STORICHE E CULTURALI
Dal toponimo Collis Salvecti attesta nel 1272 da un contratto di compravendita rogato dal " notaro Salvetto, figlio di Borgo, in Villa di Colle" proprietario del Colle, da cui ne deriva il significato "colle di Salvetto". A differenza di quasi tutti gli altri comuni livornesi, non è situato sulla costa del mar Ligure, ma nell'entroterra a sud della piana pisana. Il territorio di Collesalvetti è prevalentemente pianeggiante; è abbastanza sviluppata l'agricoltura; grossi insediamenti manifatturieri e industriali sono siti nell'area di Stagno e nella piana di Guasticce; notevole importanza assume la presenza dell'Interporto "A. Vespucci", dell'Autoparco "Il Faldo", il più grande deposito di auto d'Europa, e della raffineria Eni tra Stagno e Livorno (un tempo nota come Stanic). Oltre al capoluogo Collesalvetti, in origine sede di una fattoria medicea (tuttora esistente), le frazioni più importanti sono Stagno, situato a ridosso di Livorno, a carattere prevalentemente industriale e artigianale, e Vicarello, attiguo a Collesalvetti, di forti tradizioni contadine. Negli altri centri minori è prevalente il carattere agricolo, con una crescente propensione all'agriturismo; ad eccezione di Guasticce, che unisce la vocazione agrituristica al notevole sviluppo industriale dell'area ex-CMF e dell'Interporto Toscano "A.Vespucci".
La strada delle Sorgenti e Collesalvetti.
E una specie di via dell'acqua a ritroso quella che si segue qui, dalle cisterne urbane del Cisternino e del Cisternone (v. pag. 38, 41) alle sorgenti dell'acquedotto di Cològnole, costruito nel 1792- 1822 da Giuseppe Salvetti, Neri Zocchi e infine Pasquale Poccianti per sopperire alle necessità idriche della città. Dalla stazione ferroviaria, al termine di viale Carducci (già "degli Acquedotti"), si imbocca la strada delle Sorgenti, immaginata dal Poccianti come percorso architettonico in grado di illustrare funzionalità e bellezza dell'opera idraulica nella campagna, in chiave neoclassica e pitto resca. Passata la variante Aurelia, sulla destra, tra gli alberi, compare un tratto d'archi dell'acquedotto del Poccianti Poco oltre, su un ampio piano erboso si allunga il Cisternino di Pian di Rota, "purgatoio" e serbatoio delle acque provenienti dalle colline, monumentale edificio neoclassico con colonnato e frontone costruito sempre dal Poccianti nel 1827 (ne è in corso il recupero). Lambendo il paese di Nugola la strada raggiunge la SS 206 Emilia, nel territorio di Collesalvetti. Lungo la statale, in località Torretta Vecchia, si vede quanto resta di una mansio romana, ovvero di una stazione di sosta, ristoro e ricovero dei viaggiatori costruita nella prima metà del I sec. a.C., all'apertura della Aemilia, e in uso fino alla metà del VI secolo d.C.: si tratta di un ampio cortile con portici su cui davano ambienti con pavimenti a mosaico e impianti termali.
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Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diCollesalvetti
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