Comune di Bibbona

CENNI STORICI

Nella valle del Cecina, lasciando I'Aurelia nei pressi della frazione de La California (il nome deriva da una fattoria così battezzata da un emigrante tornato in Toscana dagli USA), si raggiunge il borgo medievale di Bibbona (m 80, ab. 3110), di fondazione etrusca. Nel corso delle lotte medievali tra le città toscane, Bibbona appartenne prima ai pisani e poi ai fiorentini, che l'assegnarono infine alla nobile famiglia della Gherardesca, dominante su buona parte della Costa degli Etruschi.
Nel centro dell'abitato si è conservata la trecentesca pieve di S. Ilario, che custodisce frammenti scultorei dei secoli XIV e XV.
Partendo dalla piazza della chiesa, si può passeggiare per i tortuosi vicoli medievali che seguono i saliscendi del colle cinto da una cortina di mura.
Scendendo dal centro, su un tornante, si incontra l'edificio del Comune vecchio, caratteristico per la sua facciata decorata da una serie di lapidi.
Da notare la lastra che raffigura tutte le misure decimali, sistemata qui per aiutare gli abitanti ad abituarsi alle nuove misure entrate in vigore nel Regno d'Italia a partire dal 1861. Nel nucleo storico di Bibbona si trovano anche i resti di un arco duecentesco e la piccola fonte di Bacco, addossata alle mura.
Al di fuori dell'antico borgo murato si alza la chiesa di S. Maria della Pietà, realizzata in epoca rinascimentale da Vittorio Ghiberti e Ranieri da Tripalle con una caratteristica facciata di mattoni chiari a vista.
La struttura è a croce greca, con i bracci coperti da volte a vela e una cupola centrale. Verso le colline dell'interno, la salita in direzione delle alture conduce ai margini della Macchia della Magona, un'ampia area forestale che all'epoca del Granducato veniva sfruttata per fornire le grandi quantità di legna da ardere necessarie alla Reale Magona di Cecina, stabilimento per la fusione del ferro (v. pag 57). Sulle colline e nel bosco si sviluppa. no una serie di itinerari escursionistici segnalati dal comune di Bibbona.

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